Balsignano viene dichiarato “di interesse particolarmente importante”
Con D.M. del 14 febbraio 1981 l’intero complesso di Balsignano viene dichiarato «di interesse particolarmente importante ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089, in quanto eccezionale esempio di complesso medievale» e, pertanto, sottoposto a tutte le disposizioni di tutela previste dalla legge. (Balsignano, dal degrado al recupero, Raffaele Macina, Edizioni Nuovi Orientamenti 2012, p. 56)
Dopo la morte della madre il ducato di Bari, con terre annese di Modugno e Palo del Colle passa a Bona Sforza, già regina di Polonia come sposa al re Sigismondo Iagellone.
La località Balsignano è citata in un atto notarile di tale «Costuccio» di Bari che dona al monastero San Salvatore di Nusco, in provincia di Avellino, diverse terre situate appunto in Balsignano perché possano esservi accolte le sue tre sorelle zitelle, delle quali nello stesso atto si dice che, nonostante avessero una discreta dote «nemo unam illarum sibi in coniugio volebat» (nessuno voleva in matrimonio di esse)
Nicola Risotti responsabile del fallimento della “Banca Popolare Cooperativa di Modugno”
Nicola Risotti, responsabile del fallimento della «Banca Popolare Cooperativa di Modugno» per un ammanco di un milione di lire si suicida con due colpi di pistola alla tempia.
Il medico modugnese Nicola Longo viene chiamato urgentemente perché visiti re Ferdinando II, bloccato a Bari per una infiammazione nella regione lombare-femorale. La dagnosi di Longo, che non sarà accettata dai medici di fiducia del re, si rivelerà poi giusta.
Primo giorno di “salute” dopo la peste del 12 ottobre 1656
Primo giorno di «salute» di Modugno tempestata dalla peste sin dal 12 ottobre 1656. Il giorno precedente si era svolta una solenne cerimonia e «si cantò il Te Deum laudamus in rendimento di gratie a Santa Divina Maestà per il cessato contagio e fu giorno felicissimo con allegrezza comune (dalla cronaca di V. Maffei). Modugno fu nuovamente toccata dalla peste, in forma leggera, nel 1690.
Prof.ssa Annastella Carrino Università degli studi di Bari Pietro Ravanas, protagonista dell’innovazione dell’olivicoltura in Terra di Bari
In diverse città della provincia di Bari, Modugno compresa, vi sono strade intitolate a Pietro Ravanas (1796-1870), che, per un nome del tutto anonimo per la maggior parte degli abitanti. Eppure, la Terra di Bari deve proprio a Ravanas una serie di innovazioni, che interessarono sia la coltura dell’ulivo, sia la raccolta e la molitura delle olive, grazie alle quali l’olio ottenuto nei nostri frantoi divenne di elevata qualità assai richiesto nei mercati d’Europa, e non solo. Si tratta di una interessante pagina di storia, alla quale partecipò attivamente la città di Modugno, che ospitò il più grande dei frantoi allestiti dal Ravanas in Puglia. Per approfondire questa nostra pagina di storia, abbiamo la possibilità di ascoltare la prof.ssa Annastella Carrino, che la più autorevole studiosa di Pietro Ravanas e dell’importante azione da lui svolta in Terra di Bari e nel Regno delle Due Sicilie.
Esposto del comune di Modugno per la sottrazione del territorio di Palese da quello di Modugno durante il fascismo
L’amministrazione comunale presenta un esposto al governo della Repubblica poiché ritiene illegittima la sottrazione, decisa durante il fascismo, del territorio di Palese, «da sempre territorio di Modugno» con conseguente danno sul bilancio comunale e sulle possibilità di espansione edilizia della città.
Dopo la pausa natalizia ritornano i nostri “INCONTRI DEL MILLENNIO” Il terzo degli “Incontri del Millennio” entra nel vivo della storia di Modugno: sarà presentato, infatti, un inedito affresco della società e del clero modugnese in età moderna. Qui di seguito la locandina con tutte le indicazioni.
Relatore: don Nicola Colatorti [Parroco Chiesa Matrice di Modugno]
Ferdinando I d’Aragona emana il decreto che eleva Modugno a città regia. L’importante riconoscimento è legato al fermo atteggiamento anti-baronale e filo-aragonese serbato da Modugno durante la congiura dei baroni del 1461