Anno XXXII N.1,2 Febbraio 2010
Raffaele Macina
La decisione che noi di «Nuovi Orientamenti» abbiamo assunto di non essere più disponibili al rinnovo della convenzione per la valorizzazione del Casale di Balsignano è una di quelle decisioni sofferte, a cui si approda quando ormai ci si convince che non ci sia più nulla da fare. Tutto o quasi tutto in questi anni non è andato nel senso da noi auspicato. Per riferirci ad un solo esempio, si consideri che per il 2009 era prevista l’agibilità del castello, cosa che, per il momento, è assai lontana. Ma in questi anni si è perduta l’occasione storica che il Comune di Modugno divenisse proprietario di un’area archeologica e storico-architettonica vasta e importante che gli consentisse dì programmare su di essa interventi di sicuro interesse pubblico. Il Comune di Modugno, infatti, dopo aver finanziato negli anni Novanta alcuna campagna di scavo sul villaggio neolitico, ha perduto (o ha voluto perdere) la possibilità di acquistare il relativo terreno che, messo in vendita dal precedente proprietario (Tommaso Pastore) e acquistato da un nuovo proprietario (l’avv. Paolo Colavecchio), è rimasto in mani private, cosa che infuturo potrebbe condizionare la natura dei progetti di sistemazione di tutta l’area. Eppure, era stato sempre detto dai rappresentanti della Soprintendenza Archeologica che il primo passo da fare doveva necessariamente essere quello dell’acquisizione al patrimonio pubblico del terreno del villaggio neolitico. Non sappiamo quali progetti stiano maturando nel Palazzo, visto che per Balsignano è arrivato un finanziamento di 1 milione e duecentomila euro. Crediamo, però, che nessuno degli amministratori possa ragionevolmente pensare che a Balsignano e dintorni sia lecito intervenire con decisioni più o meno segrete. Per l’importanza che ha il Casale di Balsignano e l’intera zona che, oltre al villaggio neolitico, ha forse al suo interno anche un insediamento dell’età del bronzo, ogni intervento dovrà essere preceduto da adeguate e pubbliche informazioni. La posta in gioco per la città è assai alta, per cui è necessario che vi sìa la consapevole partecipazione dei cittadini e delle associazioni che hanno mostrato in questi ultimi anni di avere a cuore le sorti del territorio di Modugno.
Riportiamo qui di seguito la lettera da noi inviata l’8 gennaio al Sindaco, per la quale non abbiamo ricevuto ancora neppure un formale cenno di riscontro.
Signor Sindaco,
l’11 gennaio prossimo scadono i termini della convenzione sottoscritta fra il Comune di Modugno e la nostra Associazione per la valorizzazione del Casale di Balsignano. Purtroppo, siamo costretti a dichiarare la nostra indisponibilità al rinnovo della convenzione in oggetto, poiché tutto il nostro impegno (visite guidate, attività didattica nelle scuole, ricerca storica e documentaria, giornate medievali, Notte di Balsignano, ecc.) finisce coll’essere vanificato.
Nel passato, come ti è noto, abbiamo segnalato più volte la necessità che il Comune di Modugno assicuri periodicamente almeno alcuni interventi minimi (aratura, riparazione dei muri a secco di recinzione del Casale, eliminazione delle erbacce a ridosso delle mura medievali, rimozione dei cumuli di immondizia dalla stradella antistante il Casale, ecc.). Probabilmente, sai anche che, talvolta, in occasione di visite guidate richieste da gruppi di studiosi o di associazioni provenienti da diverse parti della regione e persino dell’Italia, per rendere possibile la visita, abbiamo provveduto noi materialmente ad estirpare le erbacce dalla corte interna del castello, dallo spiazzale antistante la Chiesa di San Felice e da altre parti.
Il Casale di Balsignano oggi versa in condizioni piuttosto critiche per la mancanza di ogni intervento da parte della tua Amministrazione negli ultimi 4 anni.
Ci sospinge alla decisione di non rinnovare la convenzione in oggetto anche l’impossibilità di elaborare e concordare con la tua Amministrazione una programmazione almeno annuale delle attività culturali di valorizzazione del Casale di Balsignano. Sai che, in mancanza di impegni da parte della tua Amministrazione, nel 2009 non è stato possibile realizzare a giugno la terza edizione della “Notte di Balsignano”, che tanta partecipazione ed entusiasmo aveva suscitato nei due anni precedenti; ma soprattutto, per l’assenza di tempestivi atti deliberativi della tua Amministrazione, non è stato possibile realizzare il significativo progetto “Il sistema castellare in Puglia, con particolare riferimento ai castelli di Balsignano, Sannicandro e Gioia del Colle”, che aveva ottenuto un giudizio positivo dagli organi regionali.
In ultimo, registriamo che vi sono stati diversi incontri fra la tua Amministrazione e soggetti vari, durante i quali si è discusso del progetto complessivo di sistemazione di tutta l’area di Balsignano che potrebbe contare su cospicui finanziamenti previsti dai Patti Territoriali. Ebbene, noi non siamo stati né invitati a quegli incontri, né in qualche modo siamo stati interpellati per esprimere la nostra opinione sul futuro di Balsignano. La cosa ci meraviglia, perché riteniamo che per l’impegno espresso su Balsignano per oltre un trentennio, noi di Nuovi Orientamenti avremmo potuto avanzare in quegli incontri qualche proposta degna di essere presa in considerazione.
Va da sè che «Nuovi Orientamenti» continuerà ad interessarsi di Balsignano e, come ha sempre fatto, vigilerà perché non ci siano interventi che alterino la natura e il significato di un complesso storico-architettonico che è un unicum in Italia.
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