Rocco Stella (Modugno, 24 febbraio 1662 – Mödling-Vienna, 15 settembre 1720) fu definito dai suoi contemporanei “il più potente ministro d’Europa”. In effetti, egli divenne il consigliere e il ministro più fidato dell’imperatore Carlo VI d’Asburgo, e la sua centralità all’interno della corte imperiale viennese fu tale che “i prìncipi stranieri si rivolgevano a lui per agevolare negoziazioni e perorare richieste presso l’imperatore”.
Rocco Stella, la cui fulminea carriera è stata celebrata da numerosi letterati e storici, andò via da Modugno a 18 anni, arruolandosi come semplice soldato in una delle tante compagnie italiane che allora erano al servizio dell’Impero d’Austria. Da sottolineare, secondo alcune ricostruzioni, il motivo della fuga da Modugno da parte del giovanissimo Rocco: “[…] per evitare i rigori della legge, non si conosce per quali reati” o perché allontanato dai suoi fratelli in quanto si era dato “a molti vizi”.
Ricordare Rocco Stella in uno degli “Incontri del Millennio” ci sembra doveroso e, in parte, una sorta di atto riparatore, poiché in occasione della ricorrenza dei trecento anni della sua morte, l’Amministrazione Comunale di Modugno, allora in carica, lo ignorò del tutto, nonostante egli sia stato il Modugnese più illustre e più famoso della storia della città.
A parlarci di Rocco Stella sarà Gaetano Pellecchia, giovane ricercatore, impegnato sin dagli studi universitari in ricerche d’archivio sull’illustre conte modugnese.
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