Anno XXVI N. 112 Aprile 2004
Claudia De Liso
Balsignano sarà finalmente oggetto di interventi volti al recupero del sito, resi possibili dai finanziamenti stanziati dal Comune di Modugno e dalla Soprintendenza regionale per i Beni Architettonici e per il Paesaggio. Abbiamo rivolto alcune domande all’assessore alla PI. e ai beni culturali di Modugno, Michele Trentadue, che ha fatto il punto sul progetto che interesserà il casale. Già nel 2001, Balsignano era stato inserito nel progetto PIS (Progetto Integrato di Intervento) “Itinerario normanno-svevo-angioino”. Ora il Comune ha stipulato una convenzione con la Soprintendenza per un finanziamento di € 258.228,45 a carico dei PIS-POR Puglia 2000-2006, che andranno a sommarsi ad una somma di € 516.456,90 a carico dell’amministrazione comunale di Modugno. Il Comune ha dato incarico alla stessa Soprintendenza per la progettazione degli interventi, sulla base di un progetto preliminare già approvato, e per la realizzazione e gestione dei lavori. Non l’intero sito ne sarà oggetto; questa somma infatti verrà impiegata per il recupero del castello, lasciando per il momento fuori dall’intervento le due chiese di S. Maria di Costantinopoli e di S. Felice. Il castello, che è stato interessato recentemente da ulteriori lavori di restauro, verrà completamente recuperato e sarà reso fruibile al pubblico. Per favorirne la fruizione, oltre che la conservazione, sarà necessario definire una nuova destinazione d’uso, non ancora precisamente stabilita; tra le possibilità accreditate dall’assessore il castello potrebbe essere la nuova sede di un’associazione culturale come “Nuovi Orientamenti”, che del sito si è sempre occupata, o si potrebbe organizzare un tavolo di concertazione. Qualunque sia la nuova destinazione d’uso del castello, il fine è quello di renderlo nuova mente vivo garantendogli così un ruolo attivo di produzione culturale, senza del quale probabilmente cadrebbe nuovamente in uno stato di abbandono e di degrado. Si vuole così recuperare il luogo, favorendo la sua valorizzazione entro un contesto territoriale che ne trarrà un valore aggiunto, facendo del casale di Balsignano un polo di interesse per la collettività. Si dovrebbero in futuro proseguire inoltre quelle attività di collaborazione con le scuole che si sono dimostrate positive negli scorsi anni per i ragazzi che hanno svolto diverse attività culturali attraverso i laboratori didattici. Questi finanziamenti costituiscono quindi un primo importante passo per il reale recupero del casale medievale di Balsignano. La bellezza e la storicità del sito hanno imposto negli ultimi anni una sempre maggior attenzione e la necessità di riappropriarsi dei valori culturali di cui è portatore. Tutta l’area meriterebbe di essere valorizzata nei suoi molteplici poli d’interesse, per la presenza, oltre al castello, della chiesa di S. Maria di Costantinopoli con i suoi affreschi medievali, della chiesa di S. Felice, splendida testimonianza delle chiese a sala cupolata e ancora a poche centinaia di metri per la presenza del sito neolitico (che si trova su un suolo di proprietà privata) e per l’aspetto naturale del territorio con le sue lame. Si tratta di una prospettiva che va al di là dei lavori previsti e possibili con gli attuali finanziamenti, ma Michele Trentadue crede possibile l’elaborazione di futuri progetti che recuperino tutto il sito con la creazione, se sarà possibile, in un futuro prossimo, di un parco archeologico e culturale.
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