Category: Accadeva a Modugno il… (Page 3 of 15)

12 novembre 1581

Modugno perde momentaneamente la sua condizione di “città regia”

Modugno perde momentaneamente la sua condizione di città regia e viene venduta dal governo di Napoli come feudo per la somma di 40.000 ducati ad Ansaldo Grimaldi che, sebbene di origine genovese, occupava la carica di consigliere regio nella capitale. Lo stato di città regia era particolarmente importante perché prevedeva forme di autogoverno e minori imposizioni fiscali.

10 novembre 1920

Vito Romita pubblica due volantini

Vito Romita, già direttore dell’Annona, pubblica due volantini che presentano il resoconto del suo operato per rispondere a «quella gente spudorata che con vigliacca e bassa intenzione si permette di seminare fra la popolazione un cumulo di menzogne». Nei due volantini egli afferma di aver eliminato «il sistema dei Boni di favore» e di aver distribuito «Riso e zucchero… a tutta la popolazione mediante la tessera». La conclusione di un volantino merita di essere trascritto: «A tutta quella gentaglia che con tanta gratitudine mi ricompensa, giunga il mio saluto di …»

8 novembre 1463

Ferdinando I d’Aragona riconferma la Fiera di Modugno

Ferdinando I d’Aragona riconferma la Fiera di Modugno e il privilegio che tutto l’olio venduto durante il su svolgimento e trasportato «per qualunque luogo» sia esente da ogni gabella.

5 novembre 1530

Giunge a Modugno messer Ludovico Alifio

Giunge a Modugno messer Ludovico Alifio, governatore, in nome e per conto di Bona Sforza del ducato di Bari, Modugno e Palo del Colle. Il capitolo della Maggior Chiesa di Modugno per l’occasione gli offre «uno pare de Torzie di cera bianca de libre septe; Item tre scatuli de cupeta (dolci di pasta reale ndr); item mezza libra de zafferana, item uno pare de capuni e doe galline»

2 novembre 1346

Il più antico testamento ad aures

A questa data risale il più antico testamento ad aures di un modugnese, del quale, però, non si conoscono le generalità. Si tratta di un testamento speciale compilato non da un notaio ma semplicemente da un confessore il quale, chiamato al letto di un moribondo, ne raccoglieva durante la confessione le ultime volontà e, dopo il decesso del suo assistito, ne riferiva il testamento. Testamenti di questo genere saranno molto praticati in Modugno ed in tutta l’Italia meridionale sino al Settecento. Anche per evitare i rischi implicati in un testamento ad aures i nobili avevano una propria cappella ed un confessore di propria fiducia

30 ottobre 1860

Invito del governatore di Bari a istituire due nuove sezioni di scuola primaria

Il governatore di Bari, prima autorità provinciale del nuovo Regno d’Italia nominata dopo i plebisciti del 21 ottobre dello stesso anno, invita le autorità comunali di Modugno ad istituire nella città due nuove sezioni della scuola primaria. La risposta dei consiglieri comunali è disarmante: le due sezioni già esistenti, a loro avviso, sono più che sufficienti poiché «i padri di famiglia amano piuttosto condurre loro, colle rispettive mogli, i propri figli in campagna adducendoli dalla tenera età alla cultura dei campi».

30 ottobre 1465

Ferdinando I d’Aragona rende esecutiva la donazione agli Sforza del Ducato di Bari

Ferdinando I d’Aragona rende esecutiva la donazione agli Sforza del Ducato di Bari. Nel decreto di donazione è affermato: «Nuy avimo donato come devite sapere el dicato di Bari con le terre di Palo ed Medunei». Incomincia per Modugno un periodo assai importante per il suo sviluppo.

27 ottobre 1464

Modugno confermata “Città regia”

Ferdinando I d’Aragona riconferma Modugno a Modugno lo stato di città regia, già deliberato il 20 gennaio dello stesso anno. L’importante provvedimento è determinato dalla fedeltà alla corona più volte espressa dai Modugnesi.

24 ottobre 1543

Il vicario generale dell’arcivescovo di Bari licenzia il suo cuoco personale

Il vicario generale dell’arcivescovo di Bari licenzia il suo cuoco personale, che gli aveva proposto diverse indigestioni e, ricordandosi della buona cucina che aveva apprezzato a Modugno durante una visita sacra, chiama al suo servizio come cuoco il sacerdote modugnese don Giovanni Capitello che, volentieri, «se li offerse servirlo».

16 ottobre 1775

” Il Socrate immaginario” al Teatro Nuovo di Napoli

Al «Teatro Nuovo» di Napoli viene rappresentata la commedia «Socrate immaginario» scritta dall’abate Ferdinando Galiani e musicata da Giovanni Paisiello. La commedia, che ebbe un grande successo anche fuori Napoli, è ambientata a Modugno ed ha come protagonista tale don Tammaro, ricco proprietario della città.

Page 3 of 15

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén